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Nuove disposizioni in materia di psicologia scolastica
In data 3 agosto 2023 è stata approvata la LEGGE REGIONALE "Nuove disposizioni in materia di psicologia scolastica".
Siamo orgogliosi di comunicare che il Consiglio Regionale ha recepito tutti gli emendamenti proposti in audizione il 28 luglio dall'Ordine delle psicologhe e degli psicologi Abruzzesi. L'Ordine è stato attivamente coinvolto e ha seguito l'intero iter che ha portato all'approvazione della legge.
Immaginare i disturbi del carattere
PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “TRE CARATTERI. NARCISISTA, BORDERLINE, MANIACO-DEPRESSIVO” di Christopher Bollas
L’opera, di recente pubblicazione, che presentiamo oggi è un testo breve ma denso di contenuti basato su alcune conferenze cliniche di Christopher Bollas, tenutesi tra il 1991 e il 2010, che avevano come oggetto il lavoro sui disturbi del carattere.
Il materiale proposto può essere affrontato sia come un compendio divulgativo (in quanto scorrevole) che come un manuale che semina spunti da approfondire con ripetute letture.
Christopher Bollas si concentra, come suggerisce il titolo, sui caratteri narcisista, borderline e maniaco-depressivo (decidendo in questo ultimo caso di mantenere la terminologia che ha preceduto il concetto di “bipolarismo”) per tracciarne dei contorni, che non pretendono di essere esaustivi, bensì utili a comprendere come in ciascun disturbo del carattere vi sia una “intelligenza” ricorrente; una volta svelata, si può lavorare con pazienza affinché non sacrifichi più né il Sé né le relazioni.
La violenza di genere: l’approccio clinico
Dott.ssa Alessia Salvemme - GdL Pari Oppurtunità
L’approccio alla violenza di genere deve essere politico, culturale e clinico ed è auspicabile che le persone che se ne occupano nei diversi ambiti collaborino tra loro.
Da un punto di vista politico/culturale l’uomo che agisce violenza su una donna deve essere ritenuto sempre colpevole. Da un punto di vista clinico è bene che entrambi, vittima e aggressore, facciano separatamente un percorso psicoterapeutico perché la violenza agita e subita incide profondamente sulla psiche. Spesso, però, questi due ambiti sono però stati confusi e per questo sentiamo molte persone dire che “per esserci un uomo maltrattante ci deve essere una donna che si fa maltrattare” cadendo così nell’errore di mettere le due persone, vittima e aggressore, sullo stesso piano e dimenticando che invece il maltrattante compie un reato e quindi va punito dalla Legge. Un reato, inoltre, che spesso deriva dal fatto che la donna si rifiuta di comportarsi secondo le aspettative che l’uomo ha su quella donna mettendo le due persone sullo stesso piano. Non è così perché il maltrattante compie un reato e quindi va punito dalla legge. Ricordiamo ancora una volta che la parola femminicidio non indica il sesso della persona morta ma il motivo per cui è stata uccisa. Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si sono rifiutate di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne.
Ciclo della violenza e diffrenza tra conflitto e violenza
Dott.ssa Rosa Anna Passaretti - GdL Pari Oppurtunità
I meccanismi della violenza si celano spesso dietro comportamenti e forme di comunicazione subdoli che non sono sempre riconoscibili se non quando si manifestano in maniera troppo violenta e pericolosa. Ma vediamo da vicino quali sono questi meccanismi evidenziando come il ciclo della violenza segua un percorso noto e che accomuna la gran parte delle storie di abuso.
Tipologie di violenza di genere
Dott.ssa Anna Paola Cardillo e Dott. Roberto Boglione - GdL Pari Oppurtunità
In tema di violenza di genere esiste un documento internazionale che definisce in maniera universale, tutto quello che concerne la violenza agita nei confronti delle donne in quanto appartenenti al genere femminile. La Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne è stata adottata da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 48/104 del 20 dicembre 1993. Nel documento vi è il riconoscimento della "necessità urgente per l'applicazione universale alle donne dei diritti e dei principi in materia di uguaglianza, la sicurezza, la libertà, l'integrità e la dignità di tutti gli esseri umani". Nello specifico, tale dichiarazione definisce la violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata”. Partendo da questa definizione di violenza si indentificano e riconoscono le diverse forme di violenza attuate contro le donne: la violenza inflitta dal partner, le pratiche culturali e tradizionali con conseguenze dannose, tra cui la mutilazione e il taglio genitale femminile, l’infanticidio femminile e la selezione sessuale prenatale, il matrimonio precoce, il matrimonio forzato, le violenze legate alla dote, i crimini contro le donne commessi per “onore”, il maltrattamento delle vedove, il femminicidio, la violenza fisica, la violenza sessuale da parte di non partner, le molestie sessuali e le violenze nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni educative e nello sport; la tratta di donne.