L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 17 dicembre del 1999, con la risoluzione 54/134, ha deciso di celebrare il 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quasi 40 anni prima, nel 1960, i corpi delle tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria, furono ritrovati in fondo a un precipizio dopo essere state torturate. Erano state catturate in un’imboscata dagli agenti dei servizi segreti del dittatore della Repubblica Dominicana Trujillo in quanto coinvolte in prima persona nell’opposizione al regime. Furono brutalmente uccise mentre andavano a trovare i loro mariti in carcere. Creare maggiore consapevolezza in chi subisce ma anche in chi esercita ogni forma di violenza, da quella verbale a quella psicologica: è questo il senso della risoluzione ONU oltre che combattere lo stigma nei confronti di quelle donne che hanno il coraggio di non restare in silenzio. La riflessione su una problematica dilagante come la violenza sulle donne è un atto dovuto per gli psicologi, dal momento che anche gli articoli 3 e 4 del Codice Deontologico richiamano all’ intervento significativo nella vita degli altri e alla salvaguardia della dignità, quantomai necessarie perle vittime di abusi.