Violenza assistita intrafamiliare - Lavorare in rete per la tutela di bambine/i e ragazze/i
La violenza assistita, ossia l’esposizione di un bambino o di una bambina a qualsiasi forma di violenza che avviene ai danni di una figura di riferimento all’interno del contesto familiare, rappresenta la seconda forma più diffusa di maltrattamento sull’infanzia ed è oggi riconosciuta come un maltrattamento di tipo primario, al pari del maltrattamento fisico, psicologico, dell’abuso sessuale e della trascuratezza. Questo fenomeno, strettamente connesso con quello della violenza di genere, viene spesso sottovalutato, sia nelle sue dimensioni sia nelle conseguenze, e spesso tendono a perdersi i nessi causali tra il clima di violenza circolante in famiglia e le conseguenze sullo sviluppo del bambino dal punto di vista psicologico (sia emotivo che cognitivo), fisico e della socializzazione. La violenza assistita può inoltre rappresentare uno dei fattori di rischio per la trasmissione intergenerazionale della violenza. Il percorso di protezione di bambini e bambine testimoni di violenza deve prendere avvio dal rilevamento e dal riconoscimento della violenza intrafamiliare in tutta la sua gravità, e si deve sviluppare attraverso un’analisi realistica della situazione, una valutazione del danno e delle risorse del minore, e interventi di cura riparativi specialistici e integrati. Per fare questo è necessario che tutte le professionalità coinvolte (psicologi e psicologhe, assistenti sociali, educatori e educatrici, insegnanti, medici, operatrici di CAV, ma anche avvocati, magistrati, forze dell’ordine) condividano una lettura comune del fenomeno e conoscano responsabilità e risorse connesse all’esercizio del proprio ruolo e a quello altrui, con l’obiettivo di impostare un intervento di rete realmente efficace.
OBIETTIVI
- Conoscere il fenomeno della violenza assistita e saperlo contestualizzare all’interno di dinamiche familiari violente
- Acquisire un linguaggio e strategie utili al superamento dei pregiudizi che spesso ostacolano un buon intervento
- Lavorare sull’impatto emotivo che questo tipo di situazioni possono avere sulla propria azione professionale
- Approfondire funzione e ruolo delle diverse professionalità coinvolte all’interno di un intervento di rete
- Saper riconoscere gli ostacoli e le principali criticità connesse a un percorso di protezione condiviso
- Accrescere le proprie competenze rispetto all’impostazione di interventi di rete efficaci