Tra prevenzione e lavoro di rete
Evento
- Titolo:
- Tra prevenzione e lavoro di rete
- Quando:
- 27-10-2022, 09:00 h - 18:00 h
- Categorie:
- Eventi ECM, Eventi Ecm a pagamento
Descrizione
Dal 2020, a causa della pandemia da Covid 19, il mondo ha vissuto un cambiamento senza precedenti. Veniva limitata la libertà di uscire e regolata la modalità di entrare in relazione con l'altro; le attività lavorative si svolgevano prevalentemente da casa cosi come le lezioni scolastiche che venivano seguite attraverso le piattaforme online. La fascia di età che più di tutte ha risentito di questo cambiamento è stata quella tra i 14 ed i 20 anni circa, ovvero la fase adolescenziale caratterizzata di per sé da cambiamenti fisici. cognitivi e relazionali in cui il feedback sociale è estremamente importante per capire e definire sé stessi.
La letteratura scientifica sia a livello nazionale che internazionale si è rapidamente interrogata rispetto agli effetti collaterali della pandemia di Covid-19 da un punto di vista psicologico per i giovani. La ricerca "I care" condotta presso l'Università degli Studi di Palermo evidenzia che durante il periodo di lockdown in Italia, ovvero tra marzo e maggio 2020, il 35% degli adolescenti abbia provato sentimenti di ansia e disagio, il 32% bassi livelli di ottimismo e il 50% basse aspettative per il futuro (Musso e Cassibba, 2020). Anche se non è dato sapere in che misura il Covid-19 abbia contribuito a raggiungere tali livelli, si tratta di valori elevati che vanno considerati con attenzione. Un altro studio condotto da Esposito e collaboratori (2021) presso l'Università di Parma sempre nello stesso periodo di lockdown con 2.996 studenti italiani frequentanti la scuola secondaria di primo e di secondo grado, ha fatto emergere elevati livelli di tristezza (84% delle ragazze, 68,2% dei ragazzi), livelli significativamente più elevati nella fascia d'età l4-19 se confrontati con la fascia 11-13 (79.2% vs. 70.2%). In particolare la mancanza del contesto "scuola" è la causa più ricorrente della tristezza nelle ragazze più che per i ragazzi, (26.5% vs. l6.8%: p < 0.001), nei ragazzi che vivono nelle regioni meridionali (26.45% vs. 20.2%; p < 0.01) e per il gruppo di adolescenti 14-19 anni (24.2% vs. 14.7%; p <0.001) più che per i pre-adolescenti. In sintesi, dunque, le femmine (più dei maschi) e gli adolescenti (più che i pre-adolescenti) risultano essere particolarmente colpiti dagli effetti negativi della pandemia.
L'Osservatorio epidemiologico del ministero della Salute ha stimato un aumento dei disturbi del Comportamento Alimentare nei bambini e nei ragazzi di circa il 30%. Più nello specifico, il Centro Disturbi del Comportamento Alimentare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele Turro ha riportato di aver raddoppiato, nel corso dell'ultimo anno, il numero di prime visite per il trattamento di questa tipologia di disturbi, in particolar modo di anoressia nervosa. Non solo ricadute, quindi, ma un incremento della insorgenza di questo disagio. Tra le problematiche che hanno interessato le richieste di aiuto relative all'area della salute mentale troviamo le paure e gli spunti depressivi, gli atti autolesivi, I'ideazione suicidaria, fino ad arrivare ai tentativi di suicidio.
Sulle base di quanto scritto, il SIPSIA si propone di intervenire sia in ottica preventiva, attraverso una presa in carico mirata e tempestiva evitando che un disagio o una sofferenza psicologica si strutturi in un disturbo psicopatologico che in ottica di rete, supportando lavoro di servizi che si occupano di salute mentale come la NPI e il CSM, il comune e gli enti del terzo settore, attraverso una progettazione di lavoro di prevenzione, di inclusione sociale, di miglioramento delle dinamiche relazionali, di supporto alle problematiche specifiche adolescenziali.
INFORMAZIONI
- Evento formativo accreditato con il codice 3435
- Crediti formativi ECM: 8
- Numero massimo di partecipanti previsti: 60