Saluto insediamento consiglio 2019
Care colleghe, cari colleghi
si sono concluse le procedure elettorali e con l’insediamento dell’ 11 dicembre 2019 il nuovo Consiglio dell’Ordine ha espresso una rinnovata fiducia nei miei confronti affidandomi la carica di Presidente.
Al mio fianco nell’Esecutivo il prof. Enrico Perilli - vice Presidente, il dott. Arturo Tenaglia - Tesoriere e la dott.ssa Monica Isabella Ventura - consigliera Segretario.
A tutti i candidati, eletti e non eletti, va il mio senso di gratitudine e della Comunità professionale per l'impegno e l’entusiasmo che hanno profuso nella competizione elettorale.
Un ringraziamento agli elettori che si sono recati alle urne permettendo il raggiungimento del quorum in prima convocazione.
A noi Consiglieri proclamati, l’onere e l’onore di assumere il ruolo istituzionale con spirito di colleganza per un’azione lungimirante per il futuro della Professione.
Abbiamo bisogno di una Professione rispettosa delle differenze, unita ed inclusiva in una cornice di rispetto per l’Altro, a partire dal Consiglio dell’Ordine che la rappresenta in tutte le sue declinazioni.
La macchina della comunicazione spasmodica e del consenso attraverso la mistificazione dei ‘social’ e le parole ostili che quotidianamente vengono lanciate senza contenimento non facilitano il clima costruttivo che l’Assise degli Psicologi e la Professione meritano.
Le continue campagne di propaganda manipolatoria e le permanenti conflittualità distruttive ostacolano il reciproco riconoscimento e la modulazione delle differenze, allontanano dal responsabile mandato di tutela del bene comune e dell’interesse per la Comunità, scoraggiando qualsiasi sforzo inclusivo.
Essere portatori di visioni diverse non è preclusivo, anzi rappresenta una risorsa da valorizzare.
La propaganda social, la dis-informazione manipolativa, travestita da democrazia e trasparenza, e la meschina macchina del fango non aiutano certamente un progetto inclusivo.
I ‘social’ sono strumenti di progresso, una opportunità di crescita e non atti di inciviltà e mistificazione.
Il linguaggio politico degli anni ’70 creò un neologismo paradossale ‘ le convergenze parallele ‘, metafora di un punto di incontro possibile.
Continuo a pensare che questo ossimoro possa trovare risposta in un metodo di lavoro in grado di ascoltare e capire l’interesse della collettività.
‘Se ci fosse un po’ di silenzio, se tutti facessimo un po’ di silenzio, forse qualcosa potremmo capire’ … facciamo nostra questa straordinaria esortazione del grande Fellini ne ‘La voce della Luna ‘ …
I migliori auspici di buon lavoro
Il Presidente
Dott. Giuseppe Bontempo