Il Ddl Lorenzin: la professione di psicologo è ricompresa tra le professioni sanitarie
Gent.me/i Colleghe/i,
il 22 Dicembre 2017 il Senato della Repubblica ha convertito in Legge il c.d. Decreto Legge Lorenzin recante”Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, nonché disposizioni per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute”.
La Legge in parola all’art. 7, punto 4 così recita”All’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, è premesso il seguente:”Art.01.-( Categoria professionale degli psicologi)-1. La professione di psicologo di cui alla presente legge è ricompresa tra le professioni sanitarie…”.
Dunque la nostra professione è annoverata definitivamente tra quelle sanitarie, entra a pieno titolo nel sistema salute, sistema tutelato dall’art. 32 della Costituzione Italiana “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività,…”.
Lo stesso Ministro Lorenzin in una nota inviata il 23 novembre u.s. al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine così scriveva:”…è ormai evidente che la professione dello psicologo meriti sempre più di essere considerata, inserita e introdotta nel sistema sanitario del nostro paese in maniera ancora più strutturata e profonda….Il ruolo dello psicologo diventa sempre più necessario all’interno della nostra società, confrontandosi con richieste quanto mai diversificate, dalle condizioni di disagio esistenziale e di difficoltà relazionali legate all’età ai veri e propri disturbi psichici di vario tipo ed entità.”.
La legge in parola conclude un lungo periodo, circa un decennio, in cui il Cnop, quale massima istituzione rappresentativa di tutti gli psicologi, e l’Aupi, in rappresentanza di tutti i colleghi iscritti al sindacato, hanno compiuto ogni sforzo per una legge volta alla tutela di tutta la comunità professionale nella consapevolezza che la psicologia e gli psicologi potessero contribuire a migliorare la qualità della vita ed a promuovere il benessere in tutti i contesti di vita.
Al momento la legge, così come approvata, detta norme più stringenti in materia di esercizio abusivo della professione. Tutti noi sappiamo quanto sia importante per la nostra professione la difesa da quelle intrusioni nelle nostre competenze e nella tipicità dei nostri atti da parte di professioni/mestieri limitrofi.
Nei prossimi mesi e anni assisteremo alla emanazione di norme che daranno piena e completa applicazione al disposto normativo; oggi possiamo solo immaginare ad esempio una revisione degli Ordinamenti Didattici delle Università per quanto attiene la formazione, una diversa regolamentazione degli accessi, nuove norme per i tirocini professionalizzanti, formazione e aggiornamento all’interno dell’itinerario professionale di ciascuno.
Così il Ministro Lorenzin nella nota sopracitata “…nell’attuale contesto sanitario in cui emergono nuovi bisogni di salute, anche gli psicologi sono chiamati con grande impegno a tradurre nella pratica quotidiana nuovi ruoli, nuove conoscenze e nuove competenze, in stretta collaborazione con gli altri professionisti sanitari.”.
Nel tempo in pratica rivisiteremo tutti i nostri paradigmi culturali di esercizio della professione.
Tutto ciò non deve spaventarci, anzi tutt’altro.
Le nuove sfide rappresentano sempre uno stimolo al miglioramento, impediscono la sedimentazione di idee, comportamenti, pratiche che risulterebbero di nocumento allo sviluppo della professione.
In questi circa 4 anni di consigliatura il nostro Ordine ha cercato di prepararsi a questa transizione con piccole e semplici azioni che rappresenteranno un vantaggio nel momento in cui si darà corso ai decreti e alle norme attuative di cui vi dicevo sopra. Non è questo il luogo per enumerare le cose fatte in tal senso.
Questo è lo spazio comunque per dire che si può guardare con discreta fiducia al futuro, respingendo con forza ogni forma di disfattismo, e nella consapevolezza che il nostro Ordine regionale saprà accompagnare queste trasformazioni camminando insieme a voi tutti e condividendo con voi ogni momento.
Prima di salutare mi piace potervi dire che il sottoscritto rimane a disposizione di ciascuno per ogni dubbio, chiarimento che dovesse rendersi necessario, al seguente recapito telefonico: 337/1124441.
Mi preme sottolineare che non appena sarà pubblicata la legge sulla gazzetta ufficiale, questo articolo sarà aggiornato con il relativo link e sarà inserito anche nell'area della normativa.
Un forte abbraccio.
Il presidente
Dott. Tancredi Di Iullo