Dieci anni dal sisma dell’Aquila
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DI IULLO A DIECI ANNI DAL SISMA DELL’AQUILA
Dopo dieci anni è ancora vivo nell'animo di tutti il ricordo del terremoto che ha sconvolto la città dell’Aquila seminando morte, dolore e distruzione. In quella tragica circostanza da tutte le parti d'Italia e del mondo si è attivata una catena di solidarietà e di collaborazione per una comunità che, colpita negli affetti oltre che nei beni materiali e nei luoghi, aveva bisogno di tutto. Sono passati dieci anni. La ricostruzione prosegue. Sarà ancora lunga. Palazzi, case e scuole non si rimettono in piedi in un giorno o in un mese, nemmeno in un anno, e costantemente e a tutti i livelli va richiamata l'attenzione sulle ferite ancora aperte che affliggono le vittime del sisma. Nel processo di rigenerazione di una città colpita come L’Aquila, il consolidamento non deve riguardare solo gli edifici, ma anche le memorie collettive ed il senso di appartenenza. L’identità e il benessere individuali si intrecciano infatti in maniera complessa con il contesto in cui si vive. Dunque l’invito a questa città che si sta rinnovando, è promuovere momenti di recupero del vissuto che continuino a legare gli aquilani al contesto di appartenenza. In questa circostanza, così carica di significato e di commozione, a nome dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo che mi onoro di presiedere, esprimo la vicinanza a quanti piangono ancora i loro cari e allo stesso tempo la viva compiacenza per le molteplici iniziative che guardano al futuro, alla rinascita del capoluogo e della sua comunità alla quale l’ordine professionale ha sempre dimostrato vicinanza professionale oltre che umana. A dieci anni dal sisma occorrono ancora unità e solidarietà nel coordinamento degli sforzi e delle iniziative perché questo luogo e la sua gente possano ritrovare il benessere.Il presidente
Dott. Tancredi Di Iullo