Sappiamo bene che negli ultimi dieci anni sono avvenuti molti cambiamenti nel sistema dei Servizi.
Attualmente il consumo di droga interessa una serie di sostanze più ampia che in passato. Fra i consumatori di stupefacenti è diffusa la poli-assunzione e i modelli individuali di consumo vanno dall’esperienza occasionale all’assunzione abituale, fino alla dipendenza.
Le analisi per la ricerca di xenobiotici (farmaci, composti tossici, sostanze stupefacenti o psicotrope) e biomarcatori di uso e abuso alcolico nella matrice pilifera, vengono generalmente richieste per finalità cliniche e/o medico-legali. L' analisi tossicologica sulla matrice pilifera, infatti, permette di incrementare la finestra temporale di rilevabilità di una determinata sostanza. Se una sostanza (per esempio una sostanza d’abuso e/o un suo metabolita) è rilevabile per alcune ore nel sangue ed alcuni giorni nell’urina, la stessa sostanza è rilevabile nei capelli per alcuni mesi od anni, a seconda della lunghezza degli stessi.
L’utilizzo del laboratorio, in un ottica di sanità pubblica, vede sempre di più un crescente interesse. nei Ser.D. Di particolare interesse, è la costante evoluzione nella diagnostica laboratoristica come la matrice cheratinica che, ad oggi, è capace di rilevare l’assunzione di molteplici nuove sostanze psicoattive.
Sicuramente l’epoca di pandemia SARS - CoV-2, ha reso sempre più interessante il ricorso all’esame su matrice cheratinica nei Ser.D. Le indicazioni agli operatori proposte da FeDerSerD, in questo anno per la Fase1 e la Fase2 della pandemia, privilegiano l’utilizzo della matrice cheratinica.
L’evoluzione laboratoristica, nei nostri servizi, tiene sempre di più in considerazione la persona assistita e l’utilizzo di esami diagnostici la cui invasività di procedura è pressoché assente; da all’operatore la sicurezza dell’appartenenza del campione biologico ad una determinata persona, e rende difficile la possibilità di alterare il campione .
L’utilizzo della diagnostica di laboratorio è in grado di determinare una maggior affidabilità diagnostica con conseguente miglioramento della specificità di trattamento, diminuisce la possibilità di esporsi a rischio biologico per l’operatore con modalità di conservazione più semplice, diminuisce i carichi di lavoro e il rapporto costi-benefici.
La convinzione è che si siano compiuti molti passi in avanti in pochi anni e aperte prospettive di grande interesse.