Il DSM 5 ha rappresentato una evoluzione sostanziale nella tassonomia della patologia psichiatrica ed è stato il prodotto di un intenso lavoro scientifico e culturale che ha trovato diversi momenti di grande dibattito, dalla abolizione della diagnosi di dipendenza con la sostituzione ad essa della diagnosi di disturbo da uso di sostanze, al tentativo di proporre una nuova classificazione dei disturbi di personalità, allora non ancora ben collaudata e tale che il DSM 5 ha costruito due capitoli prima rivedendo il vecchio approccio e poi proponendo un secondo con una nuova modalità dimensionale. Appare di sicuro interesse capire quali sono le differenze tra questi due approcci e quali sono i punti di forza e di debolezza degli stessi e quanti, a diversi anni dalla pubblicazione del DSM 5, passi avanti sono stati fatti verso una migliore puntualizzazione di questi aspetti. Un altro grande impatto che ha avuto l'uscita del DSM 5 sta nel fatto che il mondo degli psicologi ha avanzato una serie di obiezioni e di precisazioni e proposto come opportuno anche un nuovo approccio nella classificazione delle patologie psichiatriche. Nel manuale è confluito il tentativo di creare un sistema ibrido, che coniugasse la diagnosi categoriale e quella dimensionale, cercando un giusto compromesso tra potere informativo della diagnosi e comunicabilità tra esperti. Sembra perciò che un approccio basato sulle dimensioni di funzionamento psichico, sui tratti di personalità e su necessarie categorie diagnostiche permetta la creazione di una lingua comune transteoretica in cui professionisti provenienti da diversi background possano incontrarsi senza tradire la complessità delle persone e delle patologie che incontrano. In questa direzione FeDerSerD si muove, riconoscendo nel confronto con la complessità dei pazienti e nel meticciato tra diverse competenze la marca della sua attività scientifica. Da molti anni prima dell’uscita del DSM 5 FeDerSerD era impegnata nel tentativo di una classificazione di gravità della patologia da dipendenza da sostanze e da comportamenti. Il DSM 5 ha introdotto per la prima volta un tentativo per proporre una classificazione di gravità. Appare di sicuro interesse, per il livello qualitativo dell’impegno professionale nei nostri servizi, fare il punto su questi argomenti.